Herpes labiale e sole: come è perchè fa male

Herpes labiale e sole: come è perchè fa male

Herpes labiale e altre patologie: come curarsi a tavola.

 Dalla tarda primavera fino all'autunno, il sole può diventare un nemico per la nostra salute, provocando in particolare danni alla nostra pelle. I raggi UV (in particolare UVA e UVB)  hanno infatti un'azione carcinogenetica sulla nostra pelle. La maggior parte dei raggi UV che raggiungono la superficie terrestre sono UVA e, in piccola parte, UVB, mentre gli UVC, i più dannosi, sono totalmente schermati dall'ozono presente nell’atmosfera.

I raggi più pericolosi sono gli UVB perché hanno una maggiore capacità di penetrazione, avendo una minore lunghezza d'onda dello spettro magnetico (280-315 nm contro i 315-400 nm degli UVA).  

Inoltre, i livelli di UV sono più alti in montagna e quando il sole è più alto nel cielo; inoltre secondo latitudine e nuvolosità.

Purtroppo la capacità assorbente dello strato di ozono diminuisce sempre più e i rischi per gli umani aumentano. Basta pensare all'incremento dei casi di tumore della pelle.

Ci sono persone che sotto la canicola non possono neppure semplicemente camminare in città, magari per andare al lavoro, senza rischiare più o meno fastidiose patologie. E devono ricorrere alle creme solari ad alta protezione per tutta la stagione calda.  Che siano in vacanza o meno.

L'intolleranza al sole si verifica maggiormente se ci si espone  mentre si assumono medicinali fotosensibilizzanti, come la ciclosporina, antimicotici, la pillola anticoncezionale e i farmaci per l'acne.

Perché viene la febbre sorda sul labbro?

Il disturbo più comune è la 'febbre sorda'. Il virus herpes simplex 1, che colpisce le labbra (per questo si dice labiale): da coinquilino pacifico, accomodato nelle fibre nervose della nostra pelle, come migliaia di altri virus con cui conviviamo da buoni ospiti, parte all'attacco e trovando il sistema immunitario indebolito dal sole, vince la battaglia facendo comparire sulle nostre labbra  quelle bollicine a grappolo dolorosissime che poi ci impediscono di parlare, mangiare e di ridere, pena bruciori fortissimi.

Infatti, il sole non è meno pericoloso sotto l'ombrellone, senza contare che sabbia e acqua hanno un certo potere riflettente (rispettivamente del 35 e del 15 per cento). Attenzione perché certi disturbi della pelle provocati dal sole in rare occasioni possono generare perfino lesioni pretumorali. Anche gli occhi non amano troppo il sole: si parla di effetti indesiderati quali cataratta corticale, degenerazione del cristallino, fino a compromettere la vista; pterigio, inspessimento della congiuntiva che porta a opacizzazione della cornea o a una limitazione dei movimenti oculari.

Febbre sorda: un rimedio natuale

Per fortuna almeno per l'herpes simplex oggi c'è uno stick a base di gluconato di rame, SPF 15, oli di jojoba, melaleuca, oliva e mandorle dolci, olio essenziale di lavanda, estratto di calendula e burro di karité che previene la patologia, se applicato ogni giorno, e in caso di febbre sorda conclamata, toglie il dolore. In particolare il gluconato di rame impedisce al virus di replicarsi.

Le difese immunitarie

Bisogna sapere che quando parliamo di difese immunitarie, in realtà ci riferiamo a due tipi di 'difese': si distingue, infatti, tra quelle innate e quelle cosidette adattative, che si formano durante la vita grazie alle sfide quotidiane che il nostro corpo affronta per mantenersi nel benessere. Per questo, una volta, le mamme cercavano di far contrarre ai loro bimbi le classiche malattie infantili, tipo morbillo, orecchioni e rosolia, finché erano in tenera età. Tipicamente, se un compagno/a o un amichetto/a o un fratello/sorella si ammalava, intorno si ritrovava amichetti e fratellini nella speranza che il virus li contagiasse, piccole prove che avrebbero reso più forti quei giovani corpi in crescita.  E per lo stesso motivo, i bambini non venivano lavati continuamente e si lasciavano a contatto con terra e polvere. E' l'allenamento che rende forti! Vale per i  muscoli come per il sistema immunitario.

Il sole è davvero un nemico?

La natura e la struttura dell’agente 'nemico' esterno selezionano il tipo di risposta immunitaria che si attiva: il sole ha effetti sulle difese adattative.

Fino a un certo punto le radiazioni sono benefiche, perché stimolano la produzione di vitamina D, necessaria per lo sviluppo scheletrico e per evitare malattie come l'osteoporosi. Oltre iniziano i rischi. E' importante tenere conto delle caratteristiche della propria pelle, se è troppo chiara, della propria propensione all'esposizione (si può nascere ipersensibili o addirittura allergici) e anche alle condizioni atmosferiche.

Aiutarsi 'da dentro'

Siccome la prima medicina è l'alimentazione, possiamo gestire eventuali problemi derivanti dalla passione per l'abbronzatura anche con le giuste scelte a tavola e nel piatto.

La salute come la malattia sono concetti complessi perché si riferiscono allo stato di un sistema costituito da corpo materiale, psiche, anima, mente, che insieme influiscono su  sistema nervoso, endocrino ed immunitario. Quando si creano squilibri parliamo di malattia. Alcune sostanze dette adattogene sono dei regolatori metabolici e svolgono una immunostimolazione per aiutare l'organismo a ritrovare l'equilibrio perduto. Sono chiamati anche  “lifestyle drugs”.

Il termine adattogeno è stato coniato nel 1947 dal farmacologo N.M. Lazarev e indica una sostanza che soddisfa queste regole:

  • deve aumentare la resistenza dell’organismo indipendentemente dalla natura dello stimolo nocivo (effetto non-specifico);
  • deve prevenire o antagonizzare i disturbi causati da agenti che provocano stress, anche se questi vanno in direzione opposta nell’ambito della stessa condizione patologica (effetto normalizzante);
  • deve essere sicura (tossicità minima).

I vegetali che stimolano il sistema immunitario sono al 90% piante superiori ed al 10%  funghi, alghe o licheni. Per esempio contro la fatica è noto l'effetto adattogeno dell'estratto dalla radice del Ginseng.

Tra i veri e propri alimenti si consigliano quelli ricchi di antiossidanti ovvero arance e carote; uva e pomodori. Come bevanda, efficace il the verde, ricco di polifenoli. L'importante è iniziare due mesi prima dell'esposizione al sole.

Poiché è difficile assumere le giusta quantità di alimenti semplicemente mangiando e bevendo, a tavola o durante il giorno, è bene ricorrere anche agli integratori alimentari a base antiossidante.

E i solari?

L'ultimo ausilio è costituito dalle creme solari. La scelta sugli scaffali di farmacie e supermercati  è ampia. Non tutti sanno però che i filtri solari possono essere cancerogeni (e/o antiecologici fino a danneggiare la barriera corallina), quindi è importante saper scegliere il prodotto più salutare. Bisogna leggere bene le etichette. Sulla confezione dovrebbe essere scritto Senza perturbatori endocrini. Questo avviso significa che il composto non presenta le sostanze cancerogene.

Bisogna poi avere l'avvertenza di spalmare il prodotto alcune ore prima di esporsi ai raggi e di ripetere l'operazione durante il giorno.

Per proteggere la pelle in modo naturale, il top è l'ossido di zinco che però non favorisce l'abbronzatura e crea una patina bianca sul corpo. Questo filtro è attivo da subito (non occorre applicarlo prima) ma appunto è pastoso.

Tuttavia in commercio ormai si trovano anche solari avanzati e perfino mirati ai diversi disturbi della pelle come acne, rosacea, pelle atopica. E pure tra i cosmetici, sono disponibili creme colorate o in polvere minerale da usare come fondotinta o fard che correggono le imperfezioni e al contempo riparano da UVA e UVB.

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